Cairo M. Gli spogliatoi del Rizzo e la variante apportata al sua per la realizzazione del complesso “Cairo verde bis” diventano il casus belli del consiglio comunale di sabato scorso, quando l’opposizione guidata da Felice Rota si spacca. Il consigliere Giovanni Ligorio, infatti, attacca la Giunta Briano perché, secondo lui, “si parla di nuova bozza di convenzione la quale introduce agli obblighi a carico della società, l’onere dell’esecuzione di un’opera di urbanizzazione secondaria da eseguirsi a scomputo degli oneri stessi, che consiste nei lavori di demolizione e ricostruzione dell’edificio che ospita gli spogliatoi del campo di calcio Rizzo, essendo stato verificata l’inadeguatezza dell’attuale impianto. Oltre alla realizzazione del nuovo spogliatoio fino alla concorrenza dell’importo di 127.030 euro, c’è il fatto che gli oneri di urbanizzazione sono pari a 90.830,14 euro, e il resto chi lo mette? Rimane un’opera incompiuta? Il nostro voto, come ampiamente anticipato in commissione è certamente contrario a questo tipo di baratto, già ripetute volte ribadito in precedenti consigli comunali e questa volta lo ribadiamo ancora con maggior vigore perché supportato da moniti di personaggi importanti come il procuratore Granero!”.
Le dichiarazioni di Ligorio fanno andare su tutte le furie gli altri consiglieri del gruppo “Il Comune di tutti”, e Rota chiede di sospendere la seduta.
Quando i lavori riprendono il voto è disgiunto, ma non finisce qui. Evidentemente l’animosità di Ligorio, che a detta dei “colleghi” non ha concordato con loro l’intervento, porta a conseguenze ben più importanti. Infatti il consigliere decide di staccarsi dal gruppo, autosospendendosi dalle commissioni in cui è nominato in qualità de “il Comune di tutti” ed ora, pare, farà gruppo a sé. Una defezione forse annunciata da tempo, che ora si è concretizzata.
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